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I ragazzi dell’ACR alla XVII Assemblea Nazionale di Azione Cattolica

A cura di Tecla Zani – Responsabile ACR

In 700 delegati, da tutta Italia, ci siamo ritrovati a discutere del futuro dell’AC e a rinnovare il Consiglio Nazionale. Abbiamo approvato il documento assembleare, sei capitoli con circa 50 emendamenti da votare, tanti occhi stanchi, tante voci da ascoltare, in una stanza che però mi ha sempre vista da sola. Chi l’avrebbe mai pensato di incontrare tante persone senza muovermi da casa. Quasi alla fine di questo lungo pomeriggio, arrivano loro: i ragazzi!

Sembra che una strana medicina abbia risvegliato i delegati, anche quelli che ormai non davano più segni di vita.
I ragazzi! Ma che bello! Quanta gioia! Meno male che ci sono loro, un po’ di colore ci voleva…

E mentre noi guardiamo lo schermo e sprechiamo zuccherosi commenti, i ragazzi ci parlano. Vogliono tornare a riempire i luoghi, vogliono tornare a stringere relazioni. Ci chiedono coraggio, quello che a loro non è mai mancato, ma a noi forse sì.

“Aiutateci a riabitare i nostri luoghi: la scuola, la parrocchia, la città.”

L’emendamento passa con il massimo dei voti. I ragazzi sono davvero missionari della gentilezza. Nel nuovo documento assembleare al capitolo 5 “Per una rinnovata vocazione educativa”, al paragrafo 7 troviamo: “(…) un protagonismo per essere autentico ha bisogno di adulti e giovani (…) che siano in grado di ascoltare e non solo di parlare, di accogliere istanze oltre che di proporre soluzioni, di essere compagni di strada.”

È tempo di dare ai ragazzi il loro posto nell’associazione, che non siano un cornice colorata nei nostri eventi, è tempo di dare spazio alle loro idee e alla loro voce. È tempo!
Per la nostra Diocesi a partecipare ai lavori regionali sono stati Sofia Mancini della Parrocchia Santi Medici in Taranto e Gabriele Gentile della Parrocchia Sant’Antonio in Taranto.

Sofia ci scrive: “Da qualche anno faccio parte della consulta diocesana di ACR, un’esperienza fantastica, perché ho avuto la possibilità di essere partecipe a scelte e ad esperienze di vita molto belle. Nel 2018 ho partecipato al Sinodo dei Ragazzi – LIGHT UP – a Roma, mi sono sentita veramente a casa, perché non c’erano differenze, eravamo tutti felici. Possiamo definirci protagonisti solo se ascoltati, soprattutto in questo periodo storico della nostra vita. Mi mancano tanto gli incontri della consulta e dell’ACR, non vedo l’ora che questo brutto periodo finisca per tornare ad essere felice. Grazie ACR per esserci sempre stata per me.”

Allora prendiamo in mano il nostro coraggio; coraggio educatori!

“Il coraggio di inoltrarci in percorsi inesplorati,
per lasciarci convertire dalla realtà che vogliamo servire”

dal discorso di Matteo Truffelli all’Assemblea Nazionale.

Rendiamo autentica la nostra ACR, l’Azione Cattolica dei ragazzi, fatta da e per i ragazzi.

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