Skip to content

HO UN POPOLO NUMEROSO IN QUESTA CITTÀ

A cura di Antonella Caputo – Vicepresidente Adulti

Dal 25 aprile al 2 maggio si è tenuta la XVII ASSEMBLEA NAZIONALE dell’Azione Cattolica Italiana in modalità telematica, causa il prolungarsi dell’emergenza sanitaria.

L’Assemblea ha avuto il compito di rinnovare l’organico del Consiglio Nazionale e presentare il documento assembleare che accompagnerà la vita associativa nel prossimo triennio.

Circa 700 i delegati delle Diocesi di tutta Italia che si sono ritrovati su piattaforma a seguire e partecipare attivamente ai lavori, un numero elevato che ha impegnato non poco gli organizzatori.

I lavori si sono aperti col saluto del Presidente Nazionale uscente Matteo Truffelli che ha ricordato l’importanza del 25 aprile e ha fatto riferimento, naturalmente, alla pandemia che ha condizionato pesantemente la vita di ognuno di noi ma che non ha fermato il cammino di AC.

Truffelli ha parlato della “profezia della mitezza” che trasforma la storia con umiltà e mitezza e che ha avuto come esempi significativi persone come Bachelet, Armida Barelli, Carretto, Sturzo, Mazzolari e don Tonino Bello. Ai soci ha chiesto di rinnovare l’impegno nelle città, lungo i sentieri missionari, perché sia sempre più una AC in uscita, in questa Chiesa e per questa Chiesa, all’insegna della sinodalità come insiste Papa Francesco, invitandoci a seguire le sue parole. Perchè l’Azione Cattolica,  Truffelli l’ha ribadito con decisione, sta con Papa Francesco.

La giornata è proseguita con i messaggi di buon lavoro all’Assemblea, arrivati dal Santo Padre e dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Dopo il saluto iniziale trasmesso sui canali social di AC e Youtube i lavori sono proseguiti su piattaforma riservata ai soli delegati, i quali hanno avuto un po’ di tempo per seguire le spiegazioni tecniche che avrebbero permesso loro di cominciare il lavoro per cui sono stati chiamati.

E’ stato presentata la bozza del documento assembleare , sottoposto all’attenzione dei delegati che, divisi in gruppi, hanno analizzato ciascuno un punto in particolare decidendo se fare modifiche al documento stesso. Tali modifiche sarebbero poi state portate all’attenzione di tutti i delegati riuniti in plenaria e votati.

Il dibattito sul documento assembleare e la possibilità per tutti di presentare emendamenti è un esercizio di democrazia che caratterizza e nobilita un’associazione come la nostra.

Le serate del 27 e del 29 aprile sono state in chiaro, visibili a tutti. Il 27 aprile abbiamo ascoltato alcune testimonianze relative al “prendersi cura”: un ponte di volontariato tra l’Italia e la Terra Santa e l’impegno di suore cattoliche e laici che a Betlemme mandano avanti HOGAR NINO DIOS prendendosi cura di bambini in difficoltà e rifiutati dai genitori perché gravemente malati. Si è concluso con un momento di preghiera.

Il 29 aprile un altro momento di approfondimento che ha avuto come tema “Sulla stessa barca”.

Sabato 1° Maggio si è entrati nel vivo dei lavori assembleari, deliberando e votando tutti gli emendamenti arrivati ai coordinatori dei vari gruppi.

Ogni delegato ha ottenuto una scrivania virtuale per permettere di esprimere il proprio voto in perfetto anonimato e, volendo, di presentare emendamenti personali diversi dal punto che il suo gruppo ha esaminato. Ovviamente questo ha richiesto moltissimo tempo. Le votazioni sono proseguite fin quasi alla mezzanotte, poi sospese e riprese l’indomani. Ma intanto si è votato anche per il nuovo Consiglio Nazionale ma su piattaforma diversa: ogni delegato ha espresso le proprie preferenze ricevendo un codice identificativo segreto di accesso per votare e nonostante qualche incertezza tutto si è svolto rapidamente.

Nel pomeriggio del 2 maggio si è votato il documento finale che sarà diffuso quanto prima, è stata votata ancora una mozione, aggiunto un contributo dei ragazzi ACR al documento assembleare, quindi i nuovi eletti e le loro Diocesi:

ACR : LOVATO ( Verona ) – D’ANTONI ( Cefalù )– TIBALDI  ( Alba ) – D’ANGELO  ( Teramo-Atri) – MACCHIAVELLO ( Genova ) – TELESCA ( Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo ) – ZAMBON ( Milano )

GIOVANI : ZARDI ( Imola ) – GITTO ( Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela ) – BENEDETTO ( Mondovì ) – CARROZZA ( Sulmona-Valva ) – SERENI ( Terni-Narni-Amelia ) – TORRINI ( Fiesole ) – BIANCHI ( Brescia )

ADULTI : FRATINI ( Fiesole ) – BOSSIO ( Ancona-Osimo ) – PANZANI ( Milano ) – PAPARELLA ( Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ) – MELI ( Ragusa ) – DE SANTIS ( Cosenza-Bisignano ) – CARROZZO ( Brindisi-Ostuni )

Prima di chiudere la XVII Assemblea Nazionale un emozionato e commosso Matteo Truffelli ha salutato con vari ringraziamenti chi lo ha accompagnato in questo settennato di Presidenza AC, citando, per 6 volte, lo stesso verbo-impegno; amare.

AMARE il nostro tempo come seminatori di speranza, non diffondendo paure e timori.

AMARE il nostro mondo tenendo presente l’ecologia integrale che tanto sta a cuore a Papa Francesco, prendendoci cura del nostro territorio.

AMARE la Chiesa, camminando con quella locale, italiana e mondiale,

AMARE la gente, soprattutto i piccoli, i poveri, gli emarginati. Ricordiamoci che siamo popolo di Dio.

AMARE chi si affida alla nostra passione educativa, impegno verso tutta la società civile.

AMARE l’AC, speranza di migliaia di persone: raccontarla, promuoverla, sostenerla.

Tutto questo perché l’AC, come disse il vescovo Mansueto Bianchi, assistente ecclesiastico di Azione Cattolica, “Siete una Chiesa bellissima”.

Termina qui questa anomala Assemblea Nazionale, in cui tutto è anomalo a causa di una pandemia che ci ha piegati ma non sconfitti.

Ringrazio anch’io la Presidenza Diocesana che ha voluto coinvolgermi in questa esperienza e che mi è stata accanto aiutandomi e sostenendomi.

E ringrazio anch’io l’AC .

Promuovere la nostra Associazione, farla conoscere, è un impegno davvero necessario, perché l’AC è uno scrigno pieno di pietre preziose che prendono luce dal Vangelo. La luce del Vangelo deve essere per tutti!

Condividi l’articolo su:

Altri articoli