Passare per Crescere

Riti di Passaggio nella Vita dei Ragazzi

a cura di Cinzia Scatigna, Sara Panarelli, Francesca Mesto (Parrocchia Maria SS. Immacolata – S. Giorgio J.), Michele Vitale (Parrocchia S. Vito Martire – S.Vito)

Nel weekend, dal 9 all’11 dicembre, a Sacrofano (Roma), si è tenuto il convegno nazionale degli educatori dell’ACR, che ha riunito più di 500 partecipanti da tutta Italia.

In questo convegno, come citato dal titolo, gli argomenti trattati sono stati i passaggi evolutivi dei ragazzi.

Ha dato il via al convegno Mons. Gualtiero Sigismondi, assistente unitario, che durante la celebrazione di accoglienza ci ha consegnato queste sue riflessioni:

“Passare voce del verbo lasciare, lasciare infinito del verbo crescere” e ancora “Cresce solo chi impara a lasciare, soprattutto chi si allena ogni giorno a lasciare se stesso, perché lasciare se stessi è una disciplina che dura tutta la vita”.

Mons. Gualtiero Sigismondi e Don Francesco Marrapodi

La prima relazione del convegno è stata con il formatore Ignazio Punzi che ci ha aiutato a capire come comportarci con chi sta affrontando dei passaggi, che possono comportare paure e fragilità. Non c’è passaggio che avviene senza paura e con la condizione di una vita nuova. Nella Bibbia viene riportato 365 volte la frase “non abbiate paura”, detta da Gesù stesso. “La paura va abitata. Alla paura va data parola perché ci spiega dove ci troviamo. Ma senza mai soccombere ad essa”.

Ma gli educatori come devono comportarsi? Essi, nel loro piccolo, devono accompagnare il ragazzo facendolo sentire al sicuro e incoraggiandolo a partire, in quanto per il ragazzo e, in particolare, per il bambino “il volto dell’altro è figura del mondo”

L’intensa giornata che ci si prospettava sabato è iniziata con la celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, presieduta dal Cardinale Angelo De Donatis. Nella sua omelia ha ripreso i concetti già espressi da Punzi invitandoci ad essere “educatori profeti, innamorati di Dio e dei fratelli più piccoli”. Soffermandosi anche sul fatto che ogni passaggio non è un realizzare se stessi, ma la gratuità, facendo di questa garanzia della crescita dei ragazzi che ci sono affidati.

Si sono poi tenuti alla Pontificia Università Lateranense tre miniconvegni differenti, che trattavano le dimensioni del “CRESCERE, INSIEME e CREDERE”. I tre seminari trattavano dei passaggi evolutivi, studiati e raccontati da tre punti di vista differenti, dove sono stati messi in evidenza la capacità dell’educatore di riconoscere i propri sogni, responsabilità ed errori, l’importanza della comunità nei passaggi e di come le etichette possano bloccare i processi, e che l’Azione Cattolica è un luogo in cui il Vangelo di nuovo accade, che si fa storia.

Nel pomeriggio vi è stata la visita alla tomba di Nennolina, presso la Basilica di Santa Croce in Gerusalemme, con un piccolo momento di preghiera.

Dopodiché un intero pomeriggio alla scoperta di “storie di passaggio” attraverso un itinerario culturale, un viaggio a tappe tra le bellissime vie di Roma, ricca di scorci suggestivi e luoghi pieni di storia.

Il convegno si è concluso con un laboratorio: gli educatori hanno creato degli striscioni di incoraggiamento per i ragazzi, legati all’iniziativa annuale, per far capire che tutti loro sono una squadra. Grazie a questo convegno anche gli educatori hanno vissuto dei passaggi essendo però in grado di comprenderli. E’ per questo che essi vanno via con una consapevolezza e un compito in più: diventare quell’educatore di cui il ragazzo ha bisogno nei momenti più importanti della sua vita, “non come compagni di giochi ma come fratello maggiore, che ha abitato e superato prima di lui questi passaggi”.

Ritorniamo a casa colmi di gratitudine verso i nostri Presidenti parrocchiali e il Centro Diocesano che hanno permesso di farci vivere questa esperienza.

“Proviamo a fare così anche noi con quello che viviamo, che impariamo, che sperimentiamo. Mettiamo via, facciamo provviste di esperienze, di incontri, di relazioni significative, di piccole e grandi conquiste, di storie avvincenti e scoperte sorprendenti. Non sappiamo bene quando e come ci potranno aiutare ad accompagnare i ragazzi in quei momenti inediti e sconvolgenti che sono i passaggi di vita, ma sapremo di camminare insieme a loro per loro per fare sì, davvero, che passare voglia dire crescere.”

[Annamaria Bongio, responsabile nazionale ACR, con il prezioso contributo di Maurizio Tibaldi, viceresponsabile nazionale ACR]

“Segui il Filo!” – Ritiro di Quaresima per gli Educatori ACR

a cura di Daniele Panarelli – responsabile ACR, parrocchia Maria SS. Immacolata di S. Giorgio Jonico

Domenica 6 marzo 2022, presso la parrocchia San Pasquale Baylon in Taranto, si è svolto il ritiro diocesano di Quaresima per gli educatori di Azione Cattolica dei Ragazzi. In questo momento storico di vera ripartenza, dopo il fisiologico momento di stallo dovuto alla pandemia, un numeroso gruppo di educatori, guidati dall’assistente diocesano di ACR Don Luciano Matichecchia, ha potuto riflettere sul tema della Quaresima. Ognuno è stato invitato a vivere questo tempo come un’opportunità d’incontro con Gesù abitando il proprio deserto esattamente come Lui ci ha insegnato “senza fuggirlo”!

Profondi e significativi sono stati i momenti di condivisione tra gli educatori che, durante l’intera mattinata, hanno raccontato i propri deserti e i propri silenzi, di come si sono svuotati del proprio io per donarlo ai ragazzi e soprattutto delle personali fragilità e delle motivazioni che ancora li spingono a prestare il proprio servizio educativo.

Tutto quanto seguendo il filo conduttore dell’iniziativa annuale “Su misura per te” infatti, dopo uno spensierato momento del pranzo, i presenti hanno fortemente voluto fare una verifica sul periodo appena trascorso e su come poter continuare a condurre l’associazione sapendo leggere la condizione attuale dei ragazzi così da poter far vivere un’ACR proprio su misura per loro.

Al termine della giornata è stato organizzato anche un bellissimo laboratorio di recupero creativo grazie a due splendide ragazze, Rosanna e Roberta, che lo scorso dicembre hanno inaugurato il “Laboratorio Natà” che, oltre al rispetto dell’ambiente applicando il principio delle 3 R – Ridurre, Riutilizzare e Riciclare, permette l’integrazione di tanti giovani e adulti tarantini realizzando prodotti unici e solidali. Lavori che poi vengono esposti presso la Bottega della Carità presso la casa di Sant’Egidio in Taranto vecchia e il cui ricavato viene completamente donato all’Associazione Contatto APS della chiesa di San Pasquale che, con il suo contributo permette ai giovani della nostra città di proseguire gli studi e realizzare i propri sogni.

Tuttavia il momento apicale della giornata è stato indubbiamente la celebrazione dell’Eucarestia nella quale, oltre a richiamare i punti fondamentali del ritiro, Don Luciano Matichecchia ha rivolto in intenso pensiero, da tutti condiviso, sulla drammatica situazione di conflitto che i nostri fratelli dell’Est stanno vivendo in questo periodo storico e in particolar modo sul dolore e il terrore che i ragazzi dell’Ucraina porteranno nei loro occhi per tutta la vita.