a cura di Letizia Cristiano, Presidente Diocesano AC – Arcidiocesi di Taranto

“La pace sia con tutti voi!” sono state le prime parole pronunciate da Papa Leone XIV lo scorso 8 maggio subito dopo l’Habemus Papam e il nostro cuore si è colmato di gioia nel riascoltare il saluto augurale di Gesù Risorto; “una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante” è quella che desideriamo per noi, per le nostre famiglie e per tutti i popoli.
Assistiamo tuttavia con viva preoccupazione ad un’escalation di aggressività e odio, conflitti armati e violenze di genere; eppure, il cammino verso un futuro di pace è possibile. La guerra non è mai lontana: ci riguarda, ci tocca, ci coinvolge. Non possiamo restare indifferenti di fronte alla sofferenza altrui; non basta essere contro la guerra, bisogna essere per la pace e costruirla ogni giorno.
L’ottavo rapporto della Caritas Italiana sui conflitti dimenticati, dal titolo “Il ritorno delle armi”, riporta che per 4 italiani su 5 le guerre sono avvenimenti evitabili, non strettamente legati alla natura umana e questo in un mondo nel quale invece la guerra sembra essere lo strumento ordinario di risoluzione delle controversie (52 conflitti armati secondo il Sipri nel 2024 con una intensità in crescendo).
Noi certamente non abbiamo la possibilità di intervenire a livello geopolitico per far cessare le guerre, ma al tempo stesso possiamo molto: possiamo costruire ponti di pace promuovendo una cultura di ascolto e di dialogo, abbattendo i muri dell’indifferenza, eliminando ogni giudizio e pregiudizio verso chi non la pensa come noi oppure è diverso da noi. Noi come cattolici e laici di AC vogliamo impegnarci giorno dopo giorno con coraggio e determinazione, rifiutando la rassegnazione e scegliendo l’impegno ad essere pellegrini di speranza e costruttori di pace dal basso. Chiediamo al Signore di non perdere mai la capacità di saperci indignare di fronte ad ogni atto di crudeltà e sopraffazione e al tempo stesso di rispettare e saper valorizzare ogni essere umano affinché nelle nostre scelte quotidiane si metta la vita al centro.
Accogliamo e diffondiamo gli appelli dei Papi contro la guerra



Il 25 ottobre 1962 Papa Roncalli aveva pronunciato dai microfoni di Radio Vaticana un radiomessaggio per l’intesa e la concordia tra i popoli rivolgendosi ai governanti della terra e “a tutti gli uomini di buona volontà” al fine di scongiurare il pericolo della guerra atomica: “Con la mano sulla coscienza, ascoltino il grido angoscioso che da ogni punto della terra, dai bambini innocenti agli anziani, dai singoli alle comunità, sale verso il Cielo: pace! Pace”.
“Mai più la guerra, mai più la guerra!”, fu l’accorato appello di san Paolo VI all’ONU il 4 ottobre 1965 e poi ancora “la pace, la pace deve guidare le sorti dei popoli e dell’intera umanità”.
San Giovanni Paolo II all’Angelus del 16 marzo 2003 si rivolgeva ai giovani dicendo “Mai più la guerra”, fino alle parole di Papa Francesco, nell’udienza del 23 marzo 2022: “Gesù ci ha insegnato che all’insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, la preghiera e il digiuno”.
“Continuiamo a pregare per la pace in Medio Oriente, in Ucraina e nel mondo intero” è l’appello che Papa Leone XIV ha rivolto nell’Angelus a conclusione della Messa per il Giubileo dello sport, esortando ad opporsi ad ogni forma di violenza e di sopraffazione.
Ed è con questo atteggiamento che come AC diocesana desideriamo accogliere l’invito alla preghiera per la pace con la recita quotidiana del santo Rosario e con la preghiera composta da San Giovanni Paolo II
Dio dei nostri Padri,
grande e misericordioso,
Signore della pace e della vita,
Padre di tutti.
Tu hai progetti di pace e non di afflizione,
condanni le guerre
e abbatti l’orgoglio dei violenti.
Tu hai inviato il tuo Figlio Gesù
ad annunziare la pace ai vicini e ai lontani,
a riunire gli uomini di ogni razza e di ogni stirpe
in una sola famiglia.
Ascolta il grido unanime dei tuoi figli,
supplica accorata di tutta l’umanità:
mai più la guerra, avventura senza ritorno,
mai più la guerra, spirale di lutti e di violenza,
minaccia per le tue creature, in cielo, in terra ed in mare.
In comunione con Maria, la Madre di Gesù,
ancora ti supplichiamo:
parla ai cuori dei responsabili delle sorti dei popoli,
ferma la logica della ritorsione e della vendetta,
suggerisci con il tuo Spirito soluzioni nuove,
gesti generosi ed onorevoli, spazi di dialogo e di paziente attesa
più fecondi delle affrettate scadenze della guerra.
Concedi al nostro tempo giorni di pace.
Mai più la guerra.
Amen.